Le tecniche di riabilitazione per il dolore cronico

Se soffri di dolore cronico, soprattutto dovuto a problemi articolari come artrite o altre condizioni reumatologiche, devi sapere che riabilitazione fisica e attività mirata possono fare molto. Prima di iniziare qualsiasi programma, però, è fondamentale che tu ne possa parlare con il medico: ti aiuterà a stabilire come e quando iniziare, definendo un programma su misura per te*.

Riabilitazione con la ginnastica

La ginnastica riabilitativa è pensata per aiutarti a gestire, quando è possibile, vari aspetti legati al dolore cronico specialmente se di natura osteoarticolare. Possono essere utili, ad esempio, gli esercizi posturali che vanno a ridurre le contratture e gli irrigidimenti spesso causati proprio dalla tensione provocata dal dolore.

Il programma di esercizi e l’esecuzione vanno guidati però da un professionista perché si tratta di movimenti molto specifici che vanno eseguiti correttamente.

In combinazione con la ginnastica in forma attiva, potrebbe essere consigliato anche un percorso di fisioterapia o di ginnastica passiva.

Tecniche di Mindfulness

Imparare tecniche di mindfulness e praticarle potrebbe essere uno strumento in più per gestire il dolore cronico in modo più efficace. Attraverso la mindfulness si può imparare a rivolgere attenzione al momento presente, senza reagire agli avvenimenti.    

Questa capacità è particolarmente utile nel dolore cronico, dove spesso le reazioni emotive e cognitive (la rabbia o il pensiero che non ci sia nulla da fare) possono peggiorare la sofferenza e aumentare lo stress.

Anche per imparare e praticare la mindfulness è necessario il supporto di un professionista: gli istruttori Mindfulness devono aver superato un esame e ottenuto una certificazione. Puoi parlarne anche con il tuo medico e valutare la possibilità di inserire la mindfulness nel tuo percorso terapeutico.

Il dolore non è solo una sensazione fisica: può avere un grande impatto sulle tue emozioni e sulla tua qualità di vita. Adattarsi a questa condizione può essere una sfida molto dura, ma qui può entrare in gioco un supporto psicologico.

Supporto psicologico

A volte, alcuni fattori psicologici possono influenzare l'esordio o l'intensità del dolore, o addirittura contribuire a mantenerlo. Se il dolore sta influenzando negativamente la tua vita sociale, familiare o lavorativa, la psicoterapia può fare una grande differenza. Non è solo una questione di "stare meglio", ma può realmente aiutarti a gestire meglio il dolore stesso.

Parlane con il tuo medico o rivolgiti direttamente a uno psicologo o psicoterapeuta: questi professionisti possono aiutarti a capire se puoi fare qualcosa per te stesso e per migliorare la tua vita quotidiana.

La stitichezza non è sempre la stessa

Se sei in trattamento con farmaci oppioidi il tuo problema potrebbe essere la CIO

CIO: che cos'è?

L’aiuto dei farmaci

Nei casi di dolore cronico la terapia farmacologica può essere di enorme supporto. I percorsi terapeutici, però, devono essere costruiti in modo personalizzato per ciascun paziente dal proprio medico curante.

Prendere autonomamente farmaci da banco per lungo tempo e senza lo stretto controllo medico non può essere un’opzione.

Nello stesso tempo i farmaci antidolorifici, di tutte le categorie, non sono liberi da effetti indesiderati. Anche in questo caso è indispensabile un confronto con il medico.

Effetti indesiderati poco conosciuti: farmaci oppioidi e CIO

I farmaci oppioidi nella terapia per il dolore cronico sono considerati uno strumento importante1. Spesso però l’attenzione si concentra su alcuni effetti indesiderati più noti come l’assuefazione (tolleranza) o la sonnolenza. Meno nota è la Costipazione Indotta da Oppioidi (CIO).

In breve, l’effetto del farmaco si espleta nel momento in cui va ad interferire con i recettori del dolore nel cervello. Gli stessi recettori, però, sono presenti anche nel nostro tratto intestinale, dunque, il farmaco va ad interagire anche con questi. Ciò che ne consegue è un rallentamento della mobilità gastrointestinale e di conseguenza un’interruzione della regolarità quotidiana.

Costipazione, stipsi, stitichezza: è di questo che stiamo parlando. Ma la CIO, cioè la stitichezza indotta proprio dall’uso di farmaci oppioidi, può essere diversa dalla comune difficoltà di andare in bagno. Essendo direttamente correlata all’uso degli oppioidi, non sempre risponde ai tradizionali trattamenti lassativi. Ecco perché è importante parlare con il medico di questo aspetto che può essere imbarazzante ma va trattato al più presto.

La CIO può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. La costipazione cronica può causare dolore e disagio addominale, gonfiore, senso di frustrazione, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare altre complicazioni.

 

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Fonti
  1. Varrassi G, Banerji V, Gianni W, et al. Impact and Consequences of Opioid-Induced Constipation: A Survey of Patients. Pain Ther 2021 Jun 3. doi: 10.1007/s40122-021-00271-y.

*L'articolo è basato sulle indicazioni contenute in: "Non Male! Indicazioni pratiche per gestire il dolore cronico", Edra con il patrocinio di Fadoi (Società Scientifica di Medicina Interna e il contributo non condizionante di Molteni farmaceutica e Shionogi.)