Perché la stitichezza è un disturbo da non sottovalutare

La terapia del dolore con farmaci oppioidi può causare stitichezza come effetto indesiderato. Ma migliorare la qualità della vita dei pazienti in terapia del dolore si può, con un trattamento adeguato.

La stitichezza può essere un effetto collaterale comune dei farmaci oppioidi utilizzati per la terapia del dolore: un’evidenza che non tutti i pazienti conoscono.

La scoperta di questa amara correlazione avviene, di solito, quando si manifestano i sintomi della stitichezza indotta dagli oppioidi (CIO) e quindi i disagi ad essi correlati. La stitichezza può essere molto fastidiosa e avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti in terapia del dolore.

Inizialmente, infatti stitichezza funzionale e stitichezza correlata all’uso di farmaci oppioidi potrebbero sembrare la stessa cosa ma, alla lunga, ci si accorge di avere a che fare con qualcosa di diverso, persino peggiore: un disturbo che dà sensazioni di dolore e affaticamento, che può limitare le normali attività quotidiane, il benessere, la vita sociale, oltre che la stessa efficacia dei trattamenti analgesici perché viene indotta minore aderenza alla terapia con oppioidi e quindi ne viene compromessa l’efficacia.

Di solito i pazienti che non conoscono la correlazione tra oppioidi e stitichezza, possono inizialmente immaginare di prendere provvedimenti da soli, recandosi in farmacia e facendosi consigliare un lassativo. Ma anche i lassativi non sono tutti uguali e hanno principi attivi diversi e dovrebbero essere consigliati in base alla specificità della situazione diagnostica e anamnestica.

Se sei in terapia del dolore e stai avvertendo problemi di costipazione o sei un caregiver, cioè ti stai prendendo cura di qualcuno che si trova in questa situazione, continua a leggere per scoprire come gestire questo effetto collaterale e migliorare la qualità della vita.

Terapia del dolore: la stitichezza come effetto collaterale dei farmaci oppioidi

La terapia del dolore può essere affrontata in molti modi differenti e con farmaci che contengono principi attivi altrettanto diversi. Nel caso in cui il medico ritenga opportuno procedere con farmaci oppioidi, considerati ottimali per affrontare il dolore cronico, occorre considerare il fatto che potrebbero manifestarsi1 degli effetti indesiderati.

Tra i più frequenti effetti indesiderati derivati dall’assunzione di farmaci oppioidi c’è la stipsi (cd. stitichezza o CIO) che consiste in una difficoltosa o poco frequente evacuazione con sensazione di incompleto svuotamento intestinale3.

Gli oppioidi che agiscono contro il dolore, infatti, possono influire sul corretto funzionamento del tratto gastrointestinale, causando la stitichezza3 o peggiorando una tendenza già pregressa. In questi casi è importante consultare il medico e procedere con un trattamento adeguato alla causa della stipsi: i lassativi in commercio, infatti, potrebbero non essere adeguati né efficaci a risolvere questo specifico problema. 

La stipsi da oppioidi è infatti molto diversa dalla stipsi funzionale. Il 54% dei pazienti che manifesta Costipazione Indotta da Oppioidi (CIO) e che viene trattato con lassativi tradizionali non ha raggiunto l'effetto desiderato4. Esiste però una categoria più specifica di farmaci, chiamati PAMORA, che sono stati formulati in modo specifico per la CIO. Parlane con il tuo medico.

Per ogni tipo di stitichezza può esserci la soluzione più adeguata

I lassativi non sono tutti uguali: usano principi attivi differenti e per questo potrebbero non essere adatti alla persona e al disturbo che causa la stitichezza.

Consulta il medico senza vergogna: la stitichezza è un problema che può essere comune e, se non trattato adeguatamente, comportare altri disagi correlati a una difficoltà ad andare in bagno normalmente.

Tra questi ci possono essere ragadi e emorroidi quasi sempre legate allo sforzo eccessivo, prolasso uterino (nelle donne) per lo stesso motivo correlato allo sforzo di evacuazione, dolore e gonfiore addominali per il mancato svuotamento, sensazione di pesantezza addominale. Ma non solo.

Ci sono alcuni farmaci con i quali il lassativo potrebbe interferire (e viceversa) non assicurandone più l’efficacia. Ecco perché è sempre importante discutere con il tuo medico dei trattamenti e i principi attivi da utilizzare per un problema di stitichezza, sia esso occasionale oppure frequente.

Perché gli oppioidi possono causare stitichezza?

La terapia del dolore con farmaci oppioidi è spesso utilizzata per trattare il dolore in pazienti che manifestano differenti patologie. Tecnicamente, questi farmaci agiscono legandosi ai recettori del dolore nel sistema nervoso centrale per bloccare la trasmissione del dolore, producendo quindi un effetto analgesico efficace.

Gli stessi recettori, però, sono presenti anche nel tratto gastrointestinale ed è proprio per questo che l’oppioide può influire sul corretto e fisiologico funzionamento dell'intestino.

Per questo l'effetto indesiderato più comune dei farmaci oppioidi è la stitichezza. Ma si tratta di una stitichezza specifica (non funzionale), che viene definita più precisamente CIO: Costipazione Indotta da Oppioidi.

Effetti dell’oppioide sul funzionamento intestinale

Gli oppioidi possono rallentare la motilità intestinale e ridurre la secrezione di fluidi intestinali. Questo può portare a feci secche e dure, difficili da evacuare.

A lungo andare la situazione può diventare particolarmente grave, specialmente per chi soffre già di problemi intestinali, anche perché la stitichezza può essere non solo disagevole per il benessere quotidiano ma anche comportare una serie di disturbi e fastidi (se non addirittura dolori) che potrebbero anche interferire con l’effetto antidolorifico degli oppioidi.

Puoi accorgerti che questa eventualità si sta manifestando anche per via di:

  • alterazione del transito delle feci con evacuazioni meno frequenti e più difficoltose
  • secchezza delle feci che diventano più dure
  • frammentazione delle feci che diventano più piccole
  • sensazione di blocco, gonfiore, dolore e pesantezza addominale

 

Lassativi, PAMORA e terapia del dolore: come prevenire e trattare la stitichezza

 

Segnali e sintomi della CIO

 

Fortunatamente, c’è molto che puoi fare per prevenire e trattare la stitichezza da oppioidi e la prima è sicuramente parlarne con il medico, senza vergogna. Il medico può aiutarti a capire meglio e conoscere il motivo per cui non ti senti bene e già questo può essere un enorme sollievo, oltre che l’inizio di una risoluzione positiva del problema.

Conoscere la CIO precocemente e saperne riconoscere i primi sintomi può evitare al paziente esperienze negative, imbarazzanti e di difficile gestione quotidiana e portare a una risoluzione rapida.

Prevenire la costipazione è possibile

Una dieta ricca di fibre potrebbe aiutare a mantenere regolare il tratto intestinale. Inoltre, è importante bere molta acqua e idratarsi per provare ad ammorbidire le feci. Anche l'esercizio fisico regolare può aiutare a stimolare il tratto intestinale anche se non è sempre facile o possibile per i pazienti riuscire a fare anche una minima attività motoria.

La costipazione indotta da oppioidi però è diversa e queste buone regole generali potrebbero non bastare.

Ma se nel caso di CIO la prevenzione non basta…

Se però la stitichezza persiste nonostante tutte queste misure preventive, ci sono ancora opzioni di trattamento disponibili.

I PAMORA (antagonisti dei recettori mu-oppioidi ad azione periferica) sono una categoria di farmaci specifici per la CIO. Questi farmaci contrastano l'azione indesiderata degli oppioidi nel tratto gastrointestinale, senza interferire con il loro effetto antidolorifico.

Agiscono direttamente sul meccanismo che causa la CIO, senza interferire sull'effetto analgesico dell’antidolorifico e si legano ai recettori degli oppioidi nel tratto gastrointestinale, impedendo l’effetto negativo che causa la stipsi, ma garantendo la corretta gestione del dolore. Parlane con il tuo medico.

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Fonti
  1. Varrassi G, Banerji V, Gianni W, et al. Impact and Consequences of Opioid-Induced Constipation: A Survey of Patients. Pain Ther 2021 Jun 3. doi: 10.1007/s40122-021-00271-y.
  2. QUADERNI - Italian Journal of Medicine 2022; 10(1):e1
  3. Ad Nelson et al, Ther Adv Chronic Dis 2016. Vol 7(2) 121-134
  4. Pappagallo, 2021