Dolore cronico e stitichezza: perché possono essere collegati

Molti pazienti in terapia per dolore cronico manifestano stitichezza: sono collegati?

La metà circa dei pazienti in terapia per il dolore cronico non oncologico manifesta stitichezza 1,2. Ecco come e perché le due cose possono essere collegate.

L'intestino è un organo fondamentale, deputato alla digestione, all'assorbimento dei nutrienti e all’eliminazione delle scorie. Quando il tratto intestinale non funziona correttamente, il benessere quotidiano può essere compromesso.

È il caso della stitichezza, una situazione comune, che nella maggior parte dei casi è passeggera e riguarda solo alcuni episodi durante la vita. Per alcune persone però la stitichezza è uno scomodo compagno di viaggio1,2.

Dolore cronico non oncologico dati

Se la stitichezza è una costante che rende la tua vita complicata

Iniziamo con il dire che la stitichezza, cioè quella condizione nella quale c’è una difficoltà nel passaggio delle feci, una ridotta frequenza delle evacuazioni e feci troppo spesso secche e dure, non può e non deve essere un problema costante. In questi casi devi riferirlo al tuo medico perché, in base alle cause, si possono trovare soluzioni adeguate ed efficaci.

Fai il test anonimo per capire se la tua situazione potrebbe essere coerente con la costipazione indotta da oppioidi.

Cause possibili del dolore cronico non oncologico

Ci possono essere diverse cause per il dolore cronico. Tra le principali, che non riguardano cause legate a malattie oncologiche ci possono essere:

  • malattie muscoloscheletriche come artrite, artrosi traumi o altri problemi cronici dello stesso apparato
  • Altre cause possono includere problemi di origine neurologica come le neuropatie, nevralgie, cefalee o emicranie croniche, oppure la sclerosi multipla.
  • A volte, altre condizioni croniche come il diabete, l’insufficienza renale, la malattia di Crohn, possono causare dolore cronico.
  • In casi di traumi o lesioni spinali, decorsi post-operatori complicati si può sviluppare una situazione di dolore cronico.

È importante notare che le cause del dolore cronico possono variare notevolmente da persona a persona e spesso possono essere il risultato di una combinazione di fattori. Pertanto, per gestire efficacemente il dolore cronico, è fondamentale identificare la causa e lavorare con il proprio medico per sviluppare un piano di trattamento personalizzato e mirato.

In alcuni casi è previsto l’uso di farmaci oppioidi per la gestione del dolore.

Guarda la storia di Christine

Tra le cause possibili del dolore cronico non oncologico c'è l'artrite vertebrale.
Ne abbiamo parlato con una paziente. 

Vai al video

Stitichezza e terapie con farmaci oppioidi per il dolore cronico

I farmaci oppioidi agiscono sul sistema nervoso centrale, riducendo la percezione del dolore. La terapia con oppioidi è considerata uno strumento valido per un controllo ottimale del dolore1 ed è quindi seguita da una casistica varia di pazienti.

I farmaci oppioidi però possono anche causare una riduzione importante della motilità del tratto gastrointestinale, cioè possono causare stitichezza e dolore addominale, difficoltà di evacuazione e disagio. Un intestino più “pigro” che si muove poco per spingere le feci verso la loro eliminazione naturale, è un ambiente nel quale queste scorie restano più tempo del normale e per questo si asciugano, diventano sempre più compatte e dure, possono formare dei veri e propri tappi e impedirti così di andare in bagno normalmente.

La stipsi da oppioidi è molto diversa dalla stipsi funzionale.
I trattamenti comunemente utilizzati, come i lassativi e le modifiche allo stile di vita non agiscono sulle cause della CIO e possono risultare inefficaci.

 

Quando questo succede si potrebbero innescare una serie di disagi molto fastidiosi e che impattano sul tuo benessere quotidiano: 

  • Sensazione di gonfiore addominale e pesantezza
  • Dolori e crampi alla pancia
  • Quando riesci ad andare in bagno, hai comunque la sensazione di non essere riuscito a svuotarti completamente
  • Hai bisogno di ricorrere a manovre manuali per facilitare l'evacuazione
  • Devi sforzarti molto quando vai in bagno

A lungo andare, tra l’altro, la stitichezza indotta da oppioidi può causare un'infiammazione al livello intestinale e un ulteriore aumento della sensibilità al dolore.

Il 41-57% dei pazienti che assumono farmaci oppioidi per gestire il dolore (non oncologico) sviluppa stitichezza cronica e dolore addominale1,2.

Prevenire e trattare la stitichezza associata al dolore cronico non oncologico

La stitichezza è un disturbo che per molti, forse anche per te, è imbarazzante e particolarmente fastidioso e che quindi – quando si presenta – non vedi l’ora di risolvere.

Così al primo manifestarsi di una difficoltà ad andare in bagno molte persone, indipendentemente dalla causa della stitichezza, si rivolgono al farmacista chiedendo dei lassativi. È un metodo fai-da-te per tentare di risolvere il problema velocemente ma che, specialmente in presenza di stitichezza indotta da oppioidi che perdura nel tempo, può presentare problemi persino più impattanti sul benessere quotidiano della stipsi stessa.

I lassativi in commercio non sono tutti uguali e possono contenere principi attivi molto diversi tra loro che non è detto siano adatti alla tua situazione. Un lassativo infatti può agire all’improvviso causando scariche ripetute e quindi costringendo la tua vita sociale alla disponibilità immediata di un bagno pulito e riservato. Un grande disagio!

Per di più, quando la stitichezza è causata dall’uso di farmaci oppioidi solitamente usati nel trattamento del dolore cronico, i lassativi possono non essere efficaci e possono non garantire un controllo adeguato dei sintomi.

Ecco perché, se vuoi prevenire la stitichezza indotta da oppioidi e tutti i disagi che essa potrebbe comportare, quel che devi fare anzitutto è parlarne con il tuo medico che conosce la tua situazione generale e gli eventuali piani terapeutici che stai seguendo e può aiutarti a trovare la soluzione più adeguata ed efficace per il tuo caso specifico.

Esistono infatti dei farmaci che si definiscono PAMORA (più nello specifico sono antagonisti dei recettori mu-oppioidi ad azione periferica) , specifici per la stitichezza causata dall’uso di farmaci oppioidi. Questi farmaci possono combattere l'azione indesiderata degli analgesici oppioidi sul tratto gastro-intestinale senza interferire con il loro effetto antidolorifico.

Buone prassi per limitare gli effetti della stitichezza

In presenza di stitichezza causata da terapie con farmaci oppioidi anche chiamata CIO (Costipazione Indotta da Oppioidi) è importante seguire il consiglio del medico e, nel caso, affidarsi a specialisti.

Accanto al trattamento che può essere indicato dal medico però, è possibile aiutare il corpo a recuperare più in fretta la regolarità intestinale mantenendo uno stile di vita il più possibile sano.

Qui di seguito trovi alcuni consigli utili che possono agevolare un ritorno alla normalità:

Segui un’alimentazione sana ed equilibrata e prenditi tempo per mangiare

Controllare l’alimentazione è molto importante quando si parla di stitichezza ed è dunque un argomento che val la pena affrontare sin da subito.

Un’alimentazione specifica può infatti agevolare il transito intestinale.

  • Può essere utile inserire gradualmente nella dieta più alimenti vegetali, specialmente se ti accorgi di mangiarne pochi
  • Le fibre sono importanti ma bisogna assumerne il giusto quantitativo, senza eccedere perché potrebbero avere effetti diversi da quelli sperati. In più, dovrebbero provenire soprattutto da fonti alimentari, più che da integratori. Tienilo a mente quando pianifichi il tuo menù
  • Cambiare modo di mangiare può contribuire a regolarizzare il transito intestinale. Evita pasti veloci e asciutti consumati in fretta (il classico tramezzino al bar) e imponiti di trovare il tempo di mangiare in una situazione il più possibile confortevole e tranquilla. Cerca di mangiare con calma e masticare bene ogni boccone.
  • Prendi l’abitudine di avere con te sempre una borraccia di acqua: bere abbastanza è importantissimo se hai a che fare con la stitichezza e, specialmente dopo i 50 anni, bisogna ricordarsene e trovare un modo per avere sotto controllo la quantità di liquidi assunti.
  • Tra i pasti, prediligi la colazione. Fai in modo che sia ricca ed equilibrata.

Attività fisica regolare e costante: anche una passeggiata può aiutare

Prendi l’impegno di fare attività fisica costante, specialmente se non rientra già tra le tue abitudini. Non è necessario iscriverti in palestra o pensare a sport impegnativi e duri: se sei fuori allenamento e fai una vita sedentaria, basterà una passeggiata almeno due o tre volte a settimana.

Oltre a contribuire al risveglio della motilità intestinale, l’attività fisica può alleviare lo stress e allentare le tensioni, può contribuire a restituire un po’ di buonumore e di relax.

Consultati sempre con il medico prima di incominciare a fare esercizio fisico.

In sintesi: la costipazione indotta da oppioidi può essere efficacemente trattata

Se stai seguendo un protocollo terapeutico che include anche farmaci per il controllo del dolore che contengono oppioidi, potresti sperimentare la stitichezza indotta da oppioidi (CIO) che è tra gli effetti indesiderati di questi farmaci.

In questi casi è importante avvertire il medico sin dai primi segnali di stitichezza perché un intervento tempestivo potrebbe limitare molto i disagi che una difficoltà di evacuazione che perdura nel tempo potrebbe comportare.

Potresti anche essere interessato a questi articoli:

Fonti
  1. Varrassi G, Banerji V, Gianni W, et al. Impact and Consequences of Opioid-Induced Constipation: A Survey of Patients. Pain Ther 2021 Jun 3. doi: 10.1007/s40122-021-00271-y.
  2. QUADERNI - Italian Journal of Medicine 2022; 10(1):e1